Tra le tante novità che porta il 2024, ce n’è una che rischia di avere un impatto sul mercato delle automobili elettriche. Dal primo gennaio, infatti, questo genere di veicoli non può più beneficiare dell’esenzione dall’imposta prevista per l’importazione in Svizzera delle auto.
Il 2023 è terminato con un boom delle vendite di auto elettriche. In dicembre un’auto nuova su cinque era completamente elettrica. In Ticino, il 16%, ma il dato è di novembre. Improvvisamente gli automobilisti si scoprono ecologisti? Non è proprio così, anche se il trend è questo, ma a pesare, su questa corsa di fine anno all’auto verde, sono stati anche due fattori: l’aumento dell’IVA dello 0,4% e la nuova tassa sull’importazione delle auto elettriche (finora erano esenti). Non ci sono però segnali che l’importo, pari al 4% del prezzo della vettura, finirà sulle spalle dell’acquirente.
Alcuni concessionari, in via ufficiosa, hanno riferito alla RSI che il 4% non ricadrà sul cliente per non frenare il mercato delle auto elettriche notoriamente già più care di quelle con motore termico. Del resto che questo incentivo dovesse prima o poi cadere era comprensibile. Indietro comunque non si torna. La strada è tracciata dalle marche automobilistiche.
Intanto, per stimolare l’acquisto di auto verdi, il canton Ticino ha preso in considerazione altre strade, come un contributo da 500 a 4’000 franchi per la colonnina di ricarica, mentre chi vorrà rottamare la sua auto immatricolata prima del 2009 potrà beneficiare di atri 4’000 franchi per l’acquisto di un’auto elettrica.