Autopostale SA è sospettata di aver ricevuto sovvenzioni illegalmente e pure di avere sovvenzionato le linee locali in Ticino con gli introiti del traffico regionale. E così facendo avrebbe distorto la concorrenza e penalizzato imprese private.
Tra il 2007 e il 2015 circa 2,3 milioni di franchi sarebbero stati "dirottati" dal traffico regionale a quello urbano. L’obiettivo era quello di nascondere i profitti in modo che le sovvenzioni continuassero ad affluire.
La portavoce della Posta, Lea Wertheimer, ha confermato giovedì ai microfoni della trasmissione "Heute Morgen" della radio della Svizzera tedesca SRF che il consiglio di amministrazione ha segnalato questi sospetti all’Ufficio federale di polizia (Fedpol), incaricato dal Consiglio federale di svolgere una procedura penale amministrativa sulla vicenda AutoPostale SA.
Il Ticino, con altri quattro cantoni, fa parte della speciale task force diretta dall'Ufficio federale dei trasporti incaricata di verificare l'ammontare della cifra che la Posta deve restituire.
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