Centinaia di imprese si sono dette interessate al programma di test a tappeto per identificare il Covid-19. Lo ha fatto sapere il direttore della Camera di commercio Luca Albertoni, che ha sottolineato inoltre come a voler aderire all'iniziativa siano aziende di ogni dimensione e di ogni settore.
L'interesse diffuso fa però emergere ancora una volta il malcontento dagli ambienti economici per i paletti imposti da Bellinzona e Berna. Il piano cantonale prevede infatti due sole classi secondo il grado di rischio, calcolato ad esempio sulla mobilità dei dipendenti e sulla loro necessità di entrare in contatto con altre persone.
In base a queste classi di rischio, per poter far parte del piano, le imprese devono contare almeno 5 dipendenti per quella ad alto rischio e almeno dieci per quella a rischio più bassa. Elementi che mettono in difficoltà specialmente le realtà più piccole, come spiega lo stesso Albertoni: "Non rientrerebbero in determinati criteri. Poi c'è da vedere se per queste non è più interessante fare capo alle farmacie senza passare dal piano cantonale. Sono ancora molti i punti da chiarire".
Il programma entrerà nel vivo solo dopo una prima analisi delle autorità sanitarie cantonali del sondaggio effettuato nelle aziende. Si parla di metà aprile.
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Alle aziende piace il test rapido
Il Quotidiano 01.04.2021, 21:00