"Non sposteremo a Zurigo le attività di BSI", ha dichiarato Joachim Straehle, CEO di EFG International. Il banchiere ha spiegato - in una lunga intervista rilasciata al Corriere del Ticino - che Lugano resterà un centro strategico per la nuova EFG che ha acquisito BSI.
Straehle non si è espresso sul numero dei tagli previsti (se ne saprà di più l'8 dicembre), ma ha assicurato che la città ticinese sarà la piazza con più dipendenti in Svizzera. Oggi l'istituto finanziario a sud delle Alpi conta circa 870 impiegati.
Tra gli aspetti più controversi della fusione c'è la scomparsa del marchio BSI. Il CEO in merito ha precisato che un brand unico risulta essere più efficace: "La soluzione sarà di fare leva sul nome di EFG e avere una combinazione dei due marchi con elementi che richiamino anche quello della banca ticinese. Fino all'integrazione legale del prossimo anno i due marchi rimarranno in parallelo".
CaL