Lo scandalo BSI, come era prevedibile, ha provocato una serie di interrogazioni al Consiglio di Stato da più parti politiche. Boris Bignasca e Paolo Sanvido hanno domandato se il Governo "non ritenga giusto invitare il signor Alfredo Gysi, al fine di salvaguardare l'immagine delle istituzioni, a dimissionare dalle cariche in seno a questi organi pubblici e parapubblici". L'interrogazione in più passaggi fa riferimento alla posizione di Gysi in qualità di presidente.
Matteo Pronzini e Jacques Ducry parlano di "catastrofe sfiorata" ed invitano la politica ad una discussione pubblica ed urgente. Chiedono al Governo se era a conoscenza (in modo diretto o indiretto) del serio e formale avvertimento che la FINMA aveva indirizzato ai dirigenti BSI alla fine del 2013 e, in caso affermativo, che passi ha intrapreso per fare ulteriori accertamenti.
La deputata in Gran Consiglio per i Verdi del Ticino, Mchela Dalcò Petralli, si è concentrata sul personale della banca e nella sua interrogazione desidera sapere se c'è in previsione una strategia per far fronte alla prossima crisi sociale? E se si "quale e di che tipo?"
Red.MM/sdr