I primi sei mesi del 2015 sono stati all’insegna della crescita per BancaStato. E ciò sia in termini di evoluzione degli affari sia di risultati anche se il deprezzamento dell’euro si è fatto sentire provocando una contrazione dei patrimoni amministrati scesi da 11,7 a 11,3 milioni. Una riduzione sulla quale la regolarizzazione della propria posizione con il fisco da parte dei clienti esteri ha influito in modo marginale (-16 milioni).
L’istituto ticinese ha visto la cifra di bilancio progredire dell’1% a 11,2 miliardi e i ricavi netti del 10% a 96 e rotti milioni. Una tendenza che, sommata alla contrazione dei costi dell’1,4%, ha portato l’utile lordo a 43,2 milioni (+28,1%). La cessione della quota di partecipazione in Swisscanto, da parte sua, ha generato un’entrata straordinaria di 6,8 milioni.
BancaStato ha deciso di approfittare dell’avanzo per rafforzare il livello dei fondi propri tramite un’attribuzione alla riserva 14 milioni. L’utile netto risulta di conseguenza essere pari a 24,5 milioni, sostanzialmente invariato rispetto ai primi sei mesi del 2014.
Diem