BancaStato, un’iniezione di 60 milioni nelle casse ticinesi

Una cifra d’affari in crescita del 7% a oltre 19 miliardi di franchi e un risultato d’esercizio di 146 milioni. Cifre che portano l’utile netto a 83 milioni di franchi, in calo sì di quasi il 18%, ma rispetto all’anno storico 2023.

A spiccare, nel comunicato che riassume i numeri dell’Istituto bancario ticinese, è la voce legata alle ipoteche, in aumento del 4,7% a 12,4 miliardi di franchi. Nondimeno BancaStato si trova in un periodo delicato, con la scomparsa prematura del presidente del consiglio di amministrazione Bernardino Bulla e le dimissioni del vicepresidente Luca Soncini, l’Istituto si troverà a breve con soli cinque membri su sette.

La notizia, comunicata venerdì in conferenza stampa a Bellinzona, è che l’Autorità di vigilanza sul mercato finanziario svizzero (FINMA) ha avallato la nomina di Michela Ferrari-Testa alla presidenza. La stessa FINMA, però, non ammette l’assenza di tecnici. Ripristinare la normalità è dunque un’urgenza. Lo Stato per ora si gode i 60 milioni di franchi riversati dalla banca nelle sue casse.