Ticino e Grigioni

Bellinzona ha fatto 13

No di Arbedo-Castione, Lumino, S. Antonino e Cadenazzo

  • 18 ottobre 2015, 18:35
  • 4 ottobre 2023, 17:30
La gioia degli aggregazionisti è esplosa a Giubiasco

La gioia degli aggregazionisti è esplosa a Giubiasco

  • ©Ti-Press

La nuova Bellinzona non ha fatto 17 come speravano i promotori dell’aggregazione, ma 13. Solo 13, stando alle previsioni della vigilia che davano per sicuro solo il no di S. Antonino. Invece, nella realtà dei fatti, alla scontata contrarietà del comune più ricco tra tutti quelli coinvolti, si è aggiunta anche quella di Arbedo-Castione, Lumino e Cadenazzo.

La soddisfazione dei due motori dell'aggregazione al microfono di Christian Romelli

Alla fine a dire di sì alla fusione per dar vita alla seconda città del Ticino sono stati Bellinzona, Camorino, Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, S. Antonio e Sementina.

Le reazioni dei sindaci dei comuni favorevoli al microfono di Ludovico Camposampiero

L'esito della votazione nei 17 Comuni

L'esito della votazione nei 17 Comuni

  • RSI/px

Tredici comuni hanno espresso la volontà di unirsi, ma il passo non è scontato. In primo luogo perché tre delle quattro comunità che hanno deciso di non volersi unire al resto del Distretto e a Claro sono quelle che possono vantare le finanze più solide e potevano garantire una certa prospettiva alla nuova Bellinzona.

Le considerazioni dei sindaci dei comuni contrari al microfono di Ludovico Camposampiero

Ora la palla passa nel campo del Governo. Alla luce del risultato, accolto con soddisfazione dai sindaci dei 14 comuni che hanno deciso di proseguire nel cammino e con non poca sorpresa a Cadenazzo dove l’adesione sembrava pacifica, dovrà decidere come procedere sottoponendo la sua proposta al Parlamento.

Il Cantone: si può procedere coi favorevoli


01:21

Norman Gobbi: il nucleo è forte (RSI)

RSI 18.10.2015, 17:25

Il Dipartimento delle istituzioni, esprimendo "soddisfazione" per l'esito "comunque positivo della votazione", afferma che il risultato delle urne "è tale da lasciare intravvedere la possibilità di un’aggregazione che veda coinvolti i soli comuni favorevoli rispettando comunque il criterio di contiguità". Il processo richiederà un po' di tempo e pertanto "il Governo sarà presumibilmente chiamato ad esprimersi in merito al posticipo nei relativi comuni coinvolti delle elezioni generali dell’aprile 2016".

Diem

Per saperne di più il nostro dossier: Nuova Bellinzona alle urne

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