Dopo i social network e il web, le dichiarazioni del presidente del Governo ticinese Manuele Bertoli fanno discutere il mondo della politica.
Sotto accusa non solo il discorso del primo di agosto, ma altre dichiarazioni come quella a difesa di una cassa malati unica federale. Insomma il richiamo è alla collegialità, che Bertoli assicura di non aver violato.
“Mi sono espresso a titolo personale dicendolo chiaramente". Il Consiglere di Stato socialista ha risposto così al presidente del PPD Giovanni Jelmini che lo accusa di avere fatto esternazioni pubbliche non opportune per la sua carica.
“Se Bertoli ha esplicitato di aver parlato a titolo personale, penso che si sia sollevato un gran polverone per nulla, se invece non l’ha detto doveva rendersi conto di essere a capo di un gremio collegiale”, ha dichiarato il coordinatore della Lega Attilio Bignasca al Quotidiano andato in onda mercoledì sera.
Quello di Bertoli “è un segnale in più che indica come il nostro sia un Governo di solisti. Ognuno cerca di fare il suo pezzo di bravura perché ormai siamo in campagna elettorale”, ha detto invece Rocco Cattaneo, presidente del PLR.
Ai microfoni delle Cronache della svizzera italiana, che andranno in onda giovedì mattina, il presidente del PS Saverio Lurati ha detto che Bertoli è “venuto allo scoperto” con una presa di posizione e una visione a lungo termine che non vuole essere imposta al cantone ma rappresenta piuttosto una proposta che dovrà essere discussa.
ZZ