Ticino e Grigioni

Bitcoin sì, ma senza i rischi

Il Consiglio di Stato ticinese favorevole a un progetto pilota per il pagamento in criptovaluta dei servizi dell'amministrazione

  • 17 aprile 2018, 10:40
  • 23 novembre, 01:50
Zugo sta già sperimentando

Zugo sta già sperimentando

  • © Ti-Press / Gabriele Putzu

Autorizzare i pagamenti in bitcoin per le prestazioni erogate dall'Amministrazione cantonale rappresenterebbe "uno stimolo e un segnale importante per il settore del Fintech in Ticino" ed è "importante acquisire esperienze nell'ambito di questa tecnologia" che saranno utili in futuro alla tesoreria dello Stato. Lo scrive il Governo cantonale, condividendo in sostanza una mozione presentata nell'ottobre dello scorso anno dai deputati Paolo Pamini, Boris Bignasca, Marcello Censi e Marco Passalia.

Il Consiglio di Stato si dice quindi favorevole a un progetto pilota, analogamente a quelli già in corso (per ora senza riscontri definitivi) a Chiasso e a Zugo. Questo però unicamente sul circuito elettronico, attraverso la piattaforma eServices, e non agli sportelli, per evitare un aggravio amministrativo.

Si pone inoltre una seconda condizione: l'accettazione di criptovalute non dove comportare rischi gestionali e finanziari e in particolare deve essere subordinata alla possibilità di cambiarle immediatamente in franchi, per non esporsi alla volatilità dei loro corsi. E in caso di imprevisti, la sperimentazione verrebbe interrotta.

pon

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