Il flusso di turisti svizzeri e stranieri nel Parco nazionale svizzero, stando ai rilevamenti di queste settimane, è marcatamente aumentato. Sull'arco di un anno, i visitatori solitamente raggiungono quota 150 mila, ma in occasione del centenario che cade quest’anno ci si aspetta un aumento delle visite superiore al 30 per cento, in parte già avvenuto.
E le aspettative, come dimostrano le persone incontrate da Alessandro Tini nel reportage proposto mercoledì a Grigioni Sera, sono alte, viste anche le importanti ricadute economiche.
Grigioni Sera del 16/7/2014 Il reportage di Alessandro Tini
RSI Info 17.07.2014, 01:16
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Molti di questi turisti approfittano anche dei vantaggi economici sui dazi doganali dell’enclave italiana di Livigno. Si tratta di un flusso turistico proveniente da est che, in auto e dopo essere entrato in Svizzera al posto doganale di Martina, percorre la bassa Engadina fino alla dogana della Drossa dove lascia la Svizzera per accedere alla galleria del Munt la Schera, che porta verso la zona franca.
Sessanta chilometri che nella parte finale, proprio nel cuore del Parco nazionale, i turisti passano spesso incolonnati. Per ore e bloccando di fatto gli spostamenti della popolazione engadinese da e verso la Val Monastero. Nel servizio di Antonia Marsetti la difficile convivenza tra il Parco e il difficile passaggio costituito dalla galleria.
Grigioni Sera del 16/7/2014 Il reportage di Antonia Marsetti
RSI Info 17.07.2014, 01:45
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