Ticino e Grigioni

Bus dei frontalieri, qualcosa si muove

Le autorità italiane hanno chiesto di incontrare alla fine del mese i vertici di AMSA ed i funzionari della Sezione mobilità. Si cerca una soluzione condivisa

  • 21.01.2014, 16:07
  • 06.06.2023, 14:53
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Un bus della linea 532 che, dal 2009, ha attraversato il valico di Porto Ceresio

  • Ti-Press / Benedetto Gall

Il prossimo 29 gennaio, le autorità italiane tratteranno la vicenda inerente all’interruzione del servizio di autobus dell’Autolinea Mendrisiense che collegava Mendrisio a Porto Ceresio, sospensione avvenuta in seguito al "sequestro amministrativo" operato dalla Polizia stradale dopo il valico italiano lo scorso 18 dicembre. All’incontro parteciperanno i vertici dell’AMSA, con i funzionari della Sezione della mobilità del cantone, oltre al commissario straordinario della Provincia di Varese, Dario Galli, il sindaco di Porto Ceresio Giorgio Ciancetti ed alcuni funzionari italiani che proveranno a capire come conciliare le esigenze di chi effettua il trasporto con la normativa italiana.

Il problema, per il direttore dell’Autolinea Mendrisiense Ivano Realini, non sembra essere un presunto abuso da parte delle forze dell’ordine italiane ma un pericoloso vuoto legislativo in cui non vuol far “cadere” la società di trasporto.

"Tra Svizzera ed Italia – ha detto Realini – non esiste un accordo bilaterale cappello che fa in modo che la concessione nazionale, di cui siamo in possesso, possa essere utilizzata su territorio estero, questo è il vero grande ostacolo, accordi che invece esistono con Francia, Germania ed Austria". Il direttore ha spiegato che l’autorizzazione internazionale tra i due paesi potrebbe far cadere i benefici, anche economici, della concessione federale. Ed è implicito che nessuno a Mendrisio rinuncerebbe a tale concessione per trasportare una trentina di frontalieri fino all’Italia. Nemmeno accetteranno un accordo ufficioso, con il timore di essere nuovamente bloccati. "Attendiamo ancora risposte dall’Ufficio federale dei trasporti, ha concluso Realini, ma non credo sia così semplice trovare una soluzione".

sdr

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