Ticino e Grigioni

Bus ticinese sequestrato in Italia

Un mezzo dell'Autolinea mendrisiense è stato fermato dalla polizia, perché sprovvisto di un'autorizzazione internazionale. Il servizio verrà sospeso da gennaio

  • 23 dicembre 2013, 13:00
  • 20 novembre, 18:22
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Il servizio verso Porto Ceresio è garantito dal 2009, in base ad una regolare concessione federale

  • tipress

Un bus dell'Autolinea Mendrisiense SA (AMSA) è stato sequestrato per due ore oltre confine. È successo mercoledì sera quando la polizia statale italiana, dopo un controllo, ha contestato la concessione federale avallata anche dal Ministero dei trasporti della vicina penisola. Il veicolo, che dal 2009 garantisce un collegamento da Mendrisio a Porto Ceresio passando per Brusino Arsizio, è stato fermato perché non dispone di un'autorizzazione internazionale. L’operazione ha causato disagi ai passeggeri che viaggiavano sulla corriera e a coloro che attendevano le altre due corse previste dall'orario.

Cauzione di 2'000 euro

Per ripartire e riavere l'automezzo, l'AMSA ha dovuto pagare una cauzione di 2'000 euro. Il servizio verrà garantito ancora per una settimana. Le corse verranno però sospese precauzionalmente a partire dal primo gennaio, ha spiegato il direttore delle Autolinee Mendrisiensi Ivano Realini . Prima di ripristinare il collegamento, molto apprezzato dall'utenza svizzera e frontaliera, si attende che le autorità chiariscano la situazione (ascolta l'audio).

Maggiori dettagli sulla vicenda nel servizio delle Cronache della Svizzera italiana delle 18 e in quello del Quotidiano delle 19.

Red. MM/CSI

L'interrogazione al governo

Sulla vicenda il granconsigliere PLR Corrado Solcà ha inoltrato un’interrogazione al Consiglio di Stato ticinese. Ricordando che per il servizio dell'AMSA è stata rilasciata una concessione federale e che il collegamento si sia consolidato negli anni anche grazie al contributo finanziario di Berna e del Cantone, il deputato pretende delucidazioni. Gli sforzi svizzeri “non sono stati nemmeno minimamente ricambiati”, sottolinea Solcà, chiedendo al Governo di pronunciarsi sul comportamento dell’autorità italiana e di spiegare come intende agire per risolvere la situazione. Solcà vuole saper se in Ticino ci sono situazioni analoghe e, in particolare, se delle società italiane operano sul territorio cantonale senza permessi.

Gallery audio - Bus ticinese sequestrato in Italia

  • CSI 18.00 Il servizio di Daniela Giannini

    RSI Info 23.12.2013, 19:08

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