La proprietà di un leone d’oro disegnato fa discutere in valle Calanca. La questione (all’apparenza secondaria rispetto ai cambiamenti portati dall’aggregazione di Arvigo, Braggio, Cauco e Selma) sta suscitando maretta. In ballo infatti c’è l’utilizzo dello stemma ufficiale del Circolo.
Il Municipio di Calanca (seguendo le indicazioni del progetto di fusione) vorrebbe adottarlo quale emblema dell’ente aggregato. Una scelta cui si oppongono taluni abitanti e municipali degli altri quattro paesi (Rossa, Buseno, Castaneda e Santa Maria) che vogliono tutelare l’utilizzo di un simbolo caro a tutti i calanchini, convinti che il nuovo comune si sia già indebitamente appropriato del nome dell’intera valle.
Gli stemmi dei sei Circoli grigionitaliani
La diatriba non ha ancora coinvolto gli avvocati, ma c’è chi è intenzionato a chiamarli in causa se l’Assemblea di Calanca dovesse seguire la proposta municipale. Intanto è stata coinvolta la commissione araldica cantonale. Questa, da quanto appreso dalla RSI, non avrebbe nulla da eccepire se il leone d'oro diventasse doppiamente emblema calanchino.
Diem