Calano le rapine, aumenta la violenza

Le lotte alle rapine e alla violenza a margine di eventi sportivi hanno contraddistinto l’attività dei commissariati di polizia cantonale nel 2013.

Nel primo caso le 80 rapine registrate hanno però calate del 10% rispetto al 2012 e in almeno sette casi è stata impiegata un’arma da fuoco. Nello specifico, quelle compiute nelle stazione di servizio sono però passate da 6 a 10. La collaborazione tra gli agenti ticinesi e le polizie italiana e federale ha altresì portato all’arresto o identificazioni di diversi rapinatori e complici. La polizia cantonale, come riportato nel comunicato diramato oggi (venerdì), segnala in particolare i colpo sventati alla posta di Melano e al centro di smistamento della Posta di Pazzallo . Per quanto riguarda la rapina alla gioielleria Zenger di Ascona , gli inquirenti ritengono invece che gli autori siano da ricondurre alla banda balcanica delle Pink Panther.

Nel 2013 sono inoltre aumentati i casi di violenza grave (omicidi tentati o consumati, lesioni personali e violenze carnali), passati da 50 a 73 (+3,7%). Una dozzina di procedimenti per omicidio o assassinio: un solo caso, quello di Brissago dello scorso ottobre, si è concluso con il decesso della vittima.

Ad aumentare sono stati anche i casi di violenza sulle forze dell’ordine. In questo frangente l’inchiesta nei confronti di due giovani ultras dell’HCL, colpevoli tra l’altro di aver brutalmente aggredito due poliziotti in borghese a margine del primo derby stagionale di hockey tra Lugano e Ambrì Piotta e di aver picchiato due poliziotti della comunale di Collina d’oro, è terminata in un processo alle Assise criminali e la rispettiva condanna al carcere per gli autori delle violenze.

Le inchieste condotte dalla sezione TESEU nell’ambito del promovimento della prostituzione hanno dato i loro frutto: in un caso sono stati sequestrati beni e denaro per 15 milioni di franchi, precedentemente sottratti o non versati alle autorità competenti.

Red.MM