Una parabola discendente, con un’accelerazione verso il basso negli ultimi due anni. Tale appare la vicenda di Hospita Suisse, la società attiva in ambito sanitario, attorno a cui ruoterebbero le malversazioni che hanno portato all’arresto di Eolo Alberti. Sindaco di Bioggio, che lascio Hospita per entrare nel consiglio di amministrazione dell’EOC.
Lo si legge direttamente sul loro sito: “Hospita Suisse” è una società riconosciuta dal Consiglio di Stato quale struttura che garantisce prestazioni sanitarie a pazienti degenti nelle cliniche Ars Medica a Gravesano e Sant’Anna a Sorengo. In particolare, si occupa di tutte le attività anestesiologiche in ambito stazionario nelle due strutture ospedaliere ticinesi del gruppo privato, Ars Medica e Clinica Sant’Anna.
Una collaborazione nata nel 2014 che in Ticino è praticamente un unicum. Allora, il Consiglio di Stato, aveva valutato che, offrendo anche servizi stazionari, l’azienda potesse ricevere uno statuto in pratica equivalente a quello delle cliniche private. Una scelta che creò più di un mal di pancia, soprattutto al presidente dell’ordine dei medici.
Due anni fa il clima però cambia e si incrina. Le voci che i contratti con Ars medica e Sant’Anna non verranno rinnovati, cominciano a girare e, pian piano, si fanno più insistenti. Tanto quanto le voci di soldi che mancherebbero, in particolare quelli legati al pagamento dei contributi sociali.
E davanti a tutto questo il personale si interroga. Si continua? Non si continua? E se sì, a quali condizioni? Ma le informazioni non arrivano. Dopo richieste ripetute e vieppiù insistenti, la direzione convoca una riunione con tutti. Una riunione che non avrà mai luogo. Il 18 ottobre dell’anno scorso esce il messaggio del Governo con i nomi proposti per il CdA dell’EOC. Il giorno dopo, nel pomeriggio, la riunione viene rimandata. Due ore dopo, a tutto il personale, arriva la email di Eolo Alberti che annuncia la sua partenza.
Da lì, l’arrivo di Sabrina Aldi e la sua partenza due mesi dopo. Quindi un nuovo amministratore, l’inchiesta. E gli arresti di inizio agosto. In mezzo, siamo a fine maggio, la disdetta a tutto il personale con termine fine anno. Ora a fare ordine toccherà al commissario Antonio Ventura. Quel che appare certo, è che la parabola discendente di “Hospita Suisse” sembra inarrestabile.
Un’incertezza che si può immaginare perduri, viste le ultimissime traversie. Alla RSI l’Ufficio del medico cantonale che, in quanto autorità di vigilanza sanitaria, è stato informato della natura esclusivamente finanziaria dei problemi sorti e ha ottenuto conferma che dal profilo sanitario l’operatività non subisce ripercussioni e l’attività continua normalmente.
Per quanto concerne Swiss medical Network che si avvale dei servizi di Hospita Suisse per Ars medica e Sant’Anna, è lo stesso CEO di SMN, Dino Cauzza, a commentare quanto accaduto nelle ultime settimane: “Per noi queste vicissitudini sono un po’ delle sorprese e ci dispiace. Abbiamo verificato subito se il servizio può essere continuato e adesso, con la nomina del commissario, ancora di più. Per noi l’importante è che il servizio possa essere garantito al servizio dei nostri pazienti. E questo al momento è confermato”.