Niente da fare, al Gran Consiglio ticinese, per l'iniziativa presentata da Laura Riget (PS) e altri cofirmatari, con l'obiettivo di limitare i premi di assicurazione malattia per il ceto medio e aumentare il numero di coloro che possono ottenere i sussidi. L'atto parlamentare è stato infatti nettamente respinto dall'aula nel pomeriggio di oggi, lunedì.
Il Legislativo ha infatti accolto il rapporto commissionale di maggioranza contrario alla proposta. Aprendo il dibattito in aula Laura Riget ha sottolineato la portata del rincaro dei premi in Ticino, (+9% rispetto al dato nazionale del 6,6%), le difficoltà per la popolazione, per poi difendere la validità dell'iniziativa, ricordando le tre misure su cui essa si articola: riallargare le fasce di reddito dei beneficiari di sussidi, aumentare la quota di finanziamento dello Stato, rendere più semplice l'accesso ai sussidi per gli aventi diritto. Il tutto, nell'intento di individuare un giusto equilibrio fra il fornire un aiuto mirato e non ostacolarne l'accesso ai sussidi.
Ma il punto - ha sostenuto il relatore di maggioranza Matteo Quadranti (PLR) - è che approvando tale iniziativa, tali aiuti diverrebbero non una misura straordinaria, ma un costo ordinario destinato a ripetersi nel corso degli ani. I costi della salute, ha affermato il parlamentare liberale-radicale, aumentano per vari fattori e non certo per responsabilità di una parte sola. Di conseguenza, ha aggiunto, una riduzione dei costi della salute può e deve avvenire attraverso un approccio plurimo e stratificato su più versanti: alcuni a livello nazionale e altri di pertinenza cantonale. I sussidi e il loro aumento non rappresentano quindi una panacea per tutti i mali. La maggioranza della commissione competente, ha così concluso, è che sul problema vada intrapresa un'analisi più complessa e volta ad approfondire tutti i fattori che portano il Ticino ad avere rincari superiori al dato nazionale.
Danilo Forini (PS), nella sua qualità di relatore di minoranza, ha invece ravvisato nell'opposizione al testo logiche partitiche e preelettorali schiaccianti e tali da non cambiare l'orientamento del Legislativo. Ma intanto, ha comunque sottolineato il deputato socialista, le tasche di molti ticinesi sono messe male e sicuramente peggio delle finanze dello Stato: a breve arriveranno le polizze QR dei premi con forti aumenti, e questi si aggiungeranno alle difficoltà imposte dall'inflazione, dall'aumento dei prezzi della benzina e da altri rincari. Per taluni, quindi, l'incremento del costo dei premi sarà una mazzata senza precedenti. E a risentirne, ha dichiarato, saranno soprattutto i redditi medi. Forini ha comunque auspicato un orientamento del Legislativo incentrato non solo sulle finanze statali, ma anche su quelle dei cittadini che si trovano confrontati ad una particolare situazione di crisi.
Per parte sua Raffaele De Rosa ha dichiarato che merita senz'altro di essere costantemente valutato e discusso l'intervento del cantone volto ad attenuare l'impatto dei premi. Il consigliere di Stato, tuttavia, ha anche rammentato che attualmente sono circa 100'000 i ticinesi che ottengono sussidi: un dato che unitamente ad altre cifre, ha sottolineato, colloca il Ticino al terzo rango fra i cantoni più attenti alla problematica, superato solo da Ginevra e Neuchâtel. Il corrente stato delle finanze cantonali, ha quindi aggiunto, suggerisce che sia ora necessario preservare un sistema che finora ha dato buoni risultati per i cittadini, specie per quelli più fragili. Il responsabile del Dipartimento sanità e socialità (DSS) ha quindi espresso il suo sostegno al rapporto di maggioranza.
Dal Notiziario delle 17.00 del 21.11.22 - Le considerazioni di Raffaele De Rosa nel dibattito in Gran Consiglio
RSI Info 21.11.2022, 18:32
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Al termine del dibattito, scandito da vari interventi dai gruppi e di singoli parlamentari, si è quindi proceduto alla votazione. E il rapporto di maggioranza è stato approvato dal Legislativo con 53 voti a sostegno, 21 contrari e 5 astensioni.
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Radiogiornale 21.11.2022, 12:30
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