La successione di Didier Burkhalter, la strategia del PLR ticinese per la corsa al Consiglio federale e le prime interviste di Ignazio Cassis occupano ampi spazi tra i domenicali svizzero tedeschi e romandi.
Secondo la Zentralschweiz am Sonntag e l'Ostschweiz am Sonntag, la scelta del PLR di presentare un candidato unico sta “creando una spaccatura in seno al partito”. Alcuni esponenti di spicco del partito “avrebbero preferito che venissero presentati due o tre candidati affinché il Ticino abbia delle concrete possibilità nella corsa e per non rischiare di vedersi soffiare il posto dalla Romandia”.
Come noto, oltre al candidato ufficiale Cassis, consigliere nazionale e capogruppo PLR alle Camere, i nomi che circolano sono quelli dell’ex consigliera di Stato Laura Sadis e dell’attuale direttore del DFE Christian Vitta.
Da parte sua Cassis, dalle colonne del SonntagsBlick afferma che “se eletto rimarrò almeno 10 anni in Consiglio federale”. E aggiunge: “Qualunque fosse stata la strategia le critiche non sarebbero mancate. Il partito cantonale ha deciso la sua strategia senza che ne fossi direttamente implicato”.
Swing/joe.p.