L’autorità cantonale ha preso posizione sul caso della ditta di Chiasso che in cambio di una tassa di 200 franchi prometteva un aiuto finalizzato a trovare lavoro in Ticino. Per quel tipo di attività occorre un’autorizzazione cantonale. Il titolare, dopo l'intervento del Cantone, ha deciso di cessare l'attività.
La vicenda
La vicenda era scoppiata a fine novembre. Alcuni clienti, allettati dagli annuncia sui quotidiani italiani, avevano denunciato il modo di agire della società. La ditta stipulava contratti e che in cambio offriva ricerche di mercato per trovare un lavoro in Ticino. Il tutto sfociava in un nulla di fatto.
Serve un permesso
Questo modo di procedere è passato al setaccio della sezione del lavoro (ascolta a lato le considerazioni del responsabile, Sergio Montorfani). Gli accertamenti hanno permesso di concludere che quello offerto era un servizio di collocamento vero e proprio e quindi ci voleva l’autorizzazione ad esercitare.
Red. MM/CSI
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CSI 18.00 Il servizio di Giorgia Roggiani
RSI Info 16.01.2014, 17:21
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