Ticino e Grigioni

Chiasso, il cacciatore di lavoro smette

La ditta che chiedeva 200 franchi per trovare un impiego ha cessato l'attività. Non disponeva dell'autorizzazione cantonale, necessaria in questi casi

  • 16 gennaio 2014, 13:18
  • 6 giugno 2023, 12:59
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  • �Ti-Press/Samuel Golay

L’autorità cantonale ha preso posizione sul caso della ditta di Chiasso che in cambio di una tassa di 200 franchi prometteva un aiuto finalizzato a trovare lavoro in Ticino. Per quel tipo di attività occorre un’autorizzazione cantonale. Il titolare, dopo l'intervento del Cantone, ha deciso di cessare l'attività.

La vicenda

La vicenda era scoppiata a fine novembre. Alcuni clienti, allettati dagli annuncia sui quotidiani italiani, avevano denunciato il modo di agire della società. La ditta stipulava contratti e che in cambio offriva ricerche di mercato per trovare un lavoro in Ticino. Il tutto sfociava in un nulla di fatto.

Serve un permesso

Questo modo di procedere è passato al setaccio della sezione del lavoro (ascolta a lato le considerazioni del responsabile, Sergio Montorfani). Gli accertamenti hanno permesso di concludere che quello offerto era un servizio di collocamento vero e proprio e quindi ci voleva l’autorizzazione ad esercitare.

Red. MM/CSI

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  • CSI 18.00 Il servizio di Giorgia Roggiani

    RSI Info 16.01.2014, 17:21

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