Il tempo medio tra la presentazione in Ticino di un’interrogazione al Gran Consiglio e la risposta del Consiglio di Stato è di 156 giorni. Il dato è approfondito lunedì dal Corriere del Ticino, il quale ricorda che per legge si dovrebbe rispondere entro 60 giorni. La situazione è analizzata e spiegata dal presidente del Gran Consiglio, Walter Gianora (PLR), ma pure oggetto di critiche da parte di altri parlamentari come Matteo Pronzini (MPS-PC).
Il giornale segnala inoltre alcune particolarità, come il periodo più lungo intercorso per una risposta, che è di 744 giorni. Il destinatario era Nicola Pini (PLR), che insieme a cofirmatari chiedeva lumi sulla possibile creazione di un polo formativo, turistico e alberghiero nel Locarnese.
Il CdT segnala inoltre che dall’inizio della legislatura nell’aprile di due anni or sono i 90 parlamentari hanno sottoposto 555 interrogazioni al Governo ticinese, il che equivale a una ogni due giorni. I consiglieri di Stato, fino al 16 novembre, hanno risposto a 412 atti, pari al 75% del totale.
EnCa