Nessun primato da battere, ma ben 1'250 chilometri percorsi, con 100’000 metri di dislivello positivo (in salita) in 85 tappe e 100 giorni sulle montagne di 4 nazioni.
Stefano Larghi durante la sua impresa
È l’impresa compiuta dal ticinese Stefano Larghi che, da est a ovest e con gli sci ai piedi, ha attraversato l’intero arco alpino, da Vienna a Mentone. Giovedì sera ha parlato della propria esperienza in una gremita serata a Trevano, organizzata dal CAS Ticino e dalla Federazione alpinistica ticinese.
Per l’alpinista, capo progetto di professione e appassionato di montagna attivo nella Commissione Tecnica del CAS Ticino, è stata una attraversata invernale in cui l’unica sfida è stata con sé stesso, con la sua ambizione e con i suoi timori. A partire dall’inizio difficile in Austria, con 24 giorni di maltempo e forte pericolo di valanghe, ma sempre comunque senza assilli di tempo e volutamente senza la pressione di eventuali sponsor: “È un sogno che volevo realizzare per me, senza dover render conto a nessuno rimanendo libero di smettere se mai lo avessi voluto”.
Tutto il percorso affrontato da Larghi
E se forse la sola stagione invernale non permette di verificare i cambiamenti climatici in atto, Stefano Larghi sulle montagne ci sta però tutto l'anno: “Vedo dei ghiacciai dove sono passato 30 anni fa che oggi non ci sono più o che non sono più attraversabili… ed è triste."
Infine il finale a sorpresa sulle Alpi marittime, dove in aprile non c'era quasi più neve e un cambio di strategia si è imposto: “Negli ultimi quindici giorni non avevo più voglia di portare gli sci 2-3 ore al mattino e altrettante alla sera quindi ho preso una bici e ho finito così. Ho però capito che sono un’alpinista e non un ciclista (ride)…ho quasi sofferto più in bici che sugli sci!”.
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