Una 46enne del Locarnese domiciliata nel Luganese è stata condannata ieri, mercoledì, a 15 mesi di detenzione, tutti da scontare, per aver ripetutamente fatto acquisti online per decine di migliaia di franchi senza mai pagare, usando falsi nomi o nomi di conoscenti. Le accuse a suo carico sono di ripetuta truffa consumata e in parte tentata con l’aggravante della commissione per mestiere.
La donna, disoccupata e in assistenza, è inoltre stata riconosciuta colpevole di aver truffato anche l’Ufficio del sostegno sociale e dell’inserimento, stando a quanto riportato giovedì dai quotidiani ticinesi.
L’imputata è stata in carcere a diverse riprese in passato, ma questo non le ha impedito di ripetere gli stessi errori, ha sottolineato l’accusa. La sua colpa, ha dichiarato il presidente della Corte delle assise correzionali di Lugano Mauro Ermanni, "è grave vista la ripetitività, senza dimenticare che l’imputata ha agito per egoismo e interesse personale".
mrj