È sfociata in un decreto d’accusa per lesioni semplici l’inchiesta sull’accoltellamento avvenuto il 26 maggio scorso a Castione, nei pressi della stazione. Contro l’autore (dietro le sbarre da allora) il procuratore capo Nicola Respini ha proposto una pena di sei mesi di carcere da espiare. La decisione, su cui hanno pesato i suoi precedenti penali, è già cresciuta in giudicato.
Erano circa le 5.30 quando, appena usciti dalla vicina discoteca, il 22enne albanese cominciò a litigare con un dominicano di 21 anni. Un alterco scoppiato per futilissimi motivi, stando almeno alle risultanze dell’inchiesta. La discussione degenerò in un attimo; tanto da indurre il cittadino albanese a estrarre il suo coltello e a ferire il 21enne al braccio. La vittima venne subito ricoverata, ma non riportò fortunatamente danni permanenti.
L’ipotesi di lesioni gravi, formulata in prima battuta, è dunque caduta. A carico dell’imputato non sono inoltri stati ravvisati altri reati. La possibilità che fosse illegalmente in Ticino (come riferito a suo tempo dalla stampa) non ha infatti trovato conferme.
Francesco Lepori
Dal Quotidiano:
18.09.2016: Condannato l'accoltellatore di Castione