Ticino e Grigioni

Covid-19 e morfina, miti e paure

Claudia Gamondi, primaria Clinica EOC, commenta le polemiche in corso per le cure palliative nelle case anziani - "Nelle fasi non terminali, ma critiche, i pazienti hanno difficoltà a respirare e la morfina è un ottimo farmaco per questo"

  • 11 giugno 2020, 00:18
  • 22 novembre, 19:11
02:30

Covid-19, la morfina e i dubbi sulle cure palliative

Telegiornale 10.06.2020, 22:00

Di: Mattia Pacella/M. Ang. 

Sta facendo parecchio discutere un po’ ovunque nel mondo l’utilizzo di morfina per le cure palliative nelle case anziani. In Spagna recentemente 26 famiglie hanno fanno causa al Governo di Madrid perché dicono che i loro parenti non sono stati curati a dovere. Anche in Ticino l’uso di morfina nelle case anziani ha suscitato il malcontento di molti familiari.

"La morfina è un farmaco carico di emotività, perché si è sempre legata storicamente al fine vita, è ricca di miti e di paure", spiega Claudia Gamondi, primaria Clinica di cure palliative EOC. È chiaro che poi quest'emotività emerge nell'opinione pubblica, nei pazienti e nei familiari. In generale la morfina è un farmaco per la mancanza di respiro. Quindi nelle fasi critiche del covid, non terminali, ma critiche, i pazienti possono avere difficoltà a respirare, e la morfina è un ottimo farmaco per questo".

La dottoressa Gamondi è anche co-autrice di uno studio apparso recentemente su una rivista scientifica internazionale, dove sono specificate tutta una serie di indicazioni per usare la morfina nelle cure palliative. Ma quali i criteri per somministrarla?

"Quando un paziente soffre e gli manca il respiro, uno dei farmaci più importanti è proprio questo - prosegue Gamondi - Quello che bisogna capire è che non uccide le persone, ma cura i sintomi. È chiaro che se è data a dosaggi sbagliati può causare diversi danni, ma questo vale per ogni farmaco e per ogni sintomo".

La legge in Svizzera non obbliga di notificare ai familiari la somministrazione di morfina. "Non ci sono leggi o linee guida perché non è un trattamento straordinario. Viene somministrata su indicazione medica ed è impensabile avere una legge, sarebbe assurdo. Allora dovremmo avere una legge che deve obbligare a informare per qualunque tipo di trattamento".

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