Dalle battaglie per il clima, a quelle per i consumatori. Il seme dell’ACSI germoglia nel 1974, quando alla mostra Artecasa di Lugano, un gruppo di donne raccolse adesioni a 5 franchi per fondare l’Associazione consumatrici della Svizzera italiana. Poco tempo dopo si svolse la prima Assemblea costitutiva. Da allora sono passati 50 anni
Scorrendo l’elenco delle battaglie, spicca quella dei pomodori nel 1978, anno in cui l’esubero nella produzione, rischia di far finire al macero i frutti della terra. L’ACSI organizza azioni contro lo spreco in valle di Blenio: 54 quintali di frutti rossi vengono distribuiti alla popolazione. 1 L’anno dopo, nel 1979, c’è la prima manifestazione a Berna contro i prezzi abusivi e la difesa di mister prezzi. Altro momento da ricordare, nel 1986, l’entrata in vigore dopo molte lotte, del divieto dei fosfati nei detersivi per il bucato, sostanza che aveva causato gravi danni anche alle acque del Ceresio.
Tante le battaglie combattute - e vinte - dall’ACSI, ma c’è ancora molto da fare, come spiega la segretaria generale Antonella Crüzer: “Le sfide ci sono, pensiamo alla digitalizzazione oppure all’azione legale collettiva che ancora non è stata introdotta in Svizzera. Questa potrebbe davvero aiutare le consumatrici e i consumatori ad avere un contesto diverso. Pensiamo anche al potere d’acquisto che oggi è tornato ad essere un tema importante sul quale l’ACSI c’è”.
I primi 50 anni dell'ACSI
SEIDISERA 15.03.2024, 18:49
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I soci che sostengono l’associazione sul territorio sono 6’000. L’azione oscilla sempre tra piccole cose concrete e grandi battaglie di piazza: “Siamo nella Commissione federale del consumo da quando siamo nati. È un organo molto importante che prende decisioni consultive per il Consiglio federale e il Parlamento, esprimendo delle raccomandazioni. Portare sino in cima alla scala delle istituzioni politici i problemi che ci attanagliamo è sicuramente un valore aggiunto”.
Consumatrici e consumatori che sempre più si devono confrontare con digitalizzazione e intelligenza artificiale. Il Parlamento europeo, solo due giorni fa, ha adottato un nuovo regolamento in materia. Un compito che toccherà presto anche al Governo federale: “La Commissione federale del consumo in questo contesto ha già un ruolo - spiega la presidente di questo ente, Anne-Christine Fornage. “L’obiettivo è far sì che la politica sia rivolta a garantire la fiducia che il consumatore potrà avere nell’intelligenza artificiale. L’IA offre consulenze personalizzate in materia di sanità. Permette di liberarsi da compiti che fanno perdere tempo... Gestisce però anche un’enorme quantità di dati personali e sensibili.Di conseguenza i rischi di manipolazione e per la libertà di decisione sono enormi. Per questo in Svizzera dobbiamo lavorare per regolamentare l’intelligenza artificiale”.
Grandi sfide che l’ACSI ha ribadito venerdì, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dei consumatori, per dare il via ufficiale ai festeggiamenti per i 50 anni. In attesa della cerimonia ufficiale il 14 settembre.