Un dentista con studio a Bellinzona è stato arrestato alcuni giorni fa. La procuratrice Chiara Borelli lo accusa di avere ingannato per anni la Cassa cantonale di compensazione, falsificando le fatture delle sue prestazioni. E questo allo scopo di ottenere indebitamente dei rimborsi per impianti dentali che la cassa, altrimenti, non avrebbe mai concesso.
Si parla di qualcosa come oltre 120 pazienti. Persone che potevano beneficiare delle prestazioni AVS e AI, ma solo – come sempre – a determinate condizioni. Per ottenere la copertura della cassa occorre rispettare criteri di adeguatezza ed economicità. I casi vanno quindi sottoposti all’attenzione di un perito. A maggior ragione se si tratta di impianti, che di norma non vengono rimborsati.
Il 35enne, domiciliato nel Luganese, sarebbe riuscito ad aggirare le debite verifiche. Da qui le ipotesi di truffa e falsità in documenti, a cui si aggiunge l’accusa di avere violato la legge sull’AVS.
Il dentista – ha stabilito il giudice competente – dovrà rimanere dietro le sbarre almeno per le prossime sei settimane. Impossibile raggiungere il suo difensore, Sandra Xavier, come pure l’avvocata Giorgia Maffei, legale di una dipendente. La donna è indagata a piede libero.
Dentista in manette
Il Quotidiano 29.11.2018, 20:00