Proseguono le indagini sui disordini scoppiati la sera dell’11 ottobre scorso fuori dalla Gottardo Arena, a margine del derby di hockey vinto dall’Ambrì per 2 a 1. Mentre usciva dal settore ospiti un tifoso bianconero lanciò un oggetto pirotecnico al di là della ramina. Il petardo esplose accanto ai carri della RSI, ferendo alcuni collaboratori.
Il 27enne italiano, difeso da Giorgia Maffei, si trova tuttora dietro le sbarre per tentato omicidio e altri reati. Sotto inchiesta sono finite ora anche la madre e la compagna, rappresentate da David Simoni e da Francesca Lanz. Nei confronti di entrambe la procuratrice pubblica Valentina Tuoni ipotizza il reato di favoreggiamento. Dopo l’arresto del 27enne avrebbero infatti distrutto dei petardi che custodiva in un box.
Le due donne sono indagate a piede libero. Agli inizi di novembre – si è appreso sempre mercoledì – il giudice dei provvedimenti coercitivi ha ordinato invece la carcerazione preventiva di un’altra persona. La misura, della durata di quattro settimane, è stata presa per scongiurare il pericolo di collusione.
Si tratta di un giovane del Luganese, a cui si è giunti sulla base delle deposizioni raccolte. L’accusa è quella di tentate lesioni gravi. Il ragazzo, difeso da Sandra Xavier, respinge però ogni addebito. Era presente sul luogo dei fatti, ma si dice estraneo a quanto successo.
Il Quotidiano 27.11.2024