In Ticino presso il centro dei disturbi del comportamento alimentare all'EOC di Mendrisio ci sono solo otto posti letto. Una settantina di persone sono in lista di attesa, una ventina aspettano il ricovero. Numeri importanti per patologie, purtroppo, sempre più diffuse. I deputati in Gran Consiglio Giorgio Fonio (Centro) e Danilo Forini (PS) hanno presentato un’interrogazione per chiedere che si faccia di più sul fronte della prevenzione.
Sulle cause che scatenano i disturbi del comportamento alimentare si sa ancora poco, mentre delle conseguenze - fisiche, psichiche e sociali - non si parla abbastanza e gli studi in materia sono carenti. Anoressia, bulimia, alimentazione incontrollata rimangono un tabù sociale: “C’è un grandissimo stigma verso il problema – spiega Giovanna Pedroni, che ha scritto una tesi di master sui disturbi alimentari al politecnico di Zurigo – e questo porta le persone malate a non chiedere aiuto. Da uno studio del 2010 emergeva che solo il 50% degli uomini e il 70% delle donne colpiti da questi disturbi si era rivolto a uno specialista”.
Un solo posto in tutto il cantone per i minori di 16 anni
Eppure gli operatori sanitari segnalano un importante aumento dei casi, soprattutto tra i minori di 16 anni, per i quali al momento vi è un solo posto letto all'ospedale Civico di Lugano. “Conosciamo tutti le conseguenze che ha avuto la pandemia sulla salute fisica e mentale dei giovani: dopo il Covid le richieste d’aiuto sono cresciute del 30%. E il dato va preso con le pinze, perché come detto non tutti si rivolgono agli ospedali” aggiunge Pedroni.
“Dobbiamo assolutamente eliminare le liste d'attesa – spiega alla RSI Danilo Forini – che ancora oggi sono troppo lunghe. I posti in più sono previsti, ma stiamo aspettando risposte sulle tempistiche. Nella realtà questi tre posti in più per i minori di 16 anni oggi non ci sono e, vista la situazione dei conti dello Stato, temiamo che vengano in qualche maniera congelati o che venga data priorità ad altri aspetti. Quindi il messaggio è che dobbiamo fare di più”.
Il tema era già stato oggetto di una mozione del partito comunista.
Paolo Bianchi (EOC): “I posti verranno portati a 11”
Della problematica in Ticino si occupa una cellula all'interno dell'Organizzazione sociopsichiatrica cantonale all'ospedale di Mendrisio, che segue i pazienti nel loro complesso percorso di guarigione.
“Vengono trattati principalmente pazienti in regime ambulatoriale", spiega il direttore della Divisione salute pubblica del DSS Paolo Bianchi. Secondo gli ultimi dati sono circa 160 i pazienti annuali che possono essere presi in carica, cui si aggiungono sei letti per degenze che di norma si protraggono oltre i due mesi, nelle situazioni più gravi. Questi posti potranno diventare unidici, con un aumento sia per i pazienti con più di 16 anni (2 posti già operativi) sia per quelli più giovani (3 posti), perché si vede davvero una necessità di intervento molto precoce”.
Disturbi alimentari: parola all'esperto
SEIDISERA 26.06.2023, 18:31