Ticino e Grigioni

Ditta esclusa dal Ticino

La società italiana coinvolta nel caso di Germignaga non può operare nel Cantone. La sua succursale sì

  • 10 novembre 2014, 18:00
  • 7 giugno 2023, 00:55
Le autorità italiane controllano il capannone a Germignaga

Le autorità italiane controllano il capannone a Germignaga

  • rsi

La società italiana, la cui succursale ticinese è gestita dal 48enne residente a Bellinzona al centro del caso scoperto a Germignaga, aveva già attirato l'attenzione delle autorità cantonali. Nei confronti dei titolari, l’Ufficio dell'ispettorato del lavoro aveva emesso un decreto d’accusa con relativa pena sospesa per violazione alla Legge federale sui lavoratori distaccati. L’azienda, che non si è opposta alla decisione, non ha fornito le informazioni richieste dal Cantone per appurare se rispettava i contratti e le norme sui salari.

Inoltre un altro ufficio, quello per la sorveglianza del mercato del lavoro, ha sanzionato la ditta, riconducibile allo stesso cittadino italiano affittuario del capannone dove dormivano i 17 operai. Quest'anno è stata multata due volte poiché non ha rispettato le procedure di notifica. Le contravvenzioni non sono state pagate e allora è stato adottato un divieto di operare in Svizzera, che scadrà nel luglio 2016.

Attraverso la filiale di Iragna, la società ha continuato a fare affari in Ticino. Su questa attività sono però in corso accertamenti, per ora di natura amministrativa, per presunto lavoro nero.

Da.Pa./Il Quotidiano

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