Ticino e Grigioni

Droni, non solo giocattoli

Crescono gli utilizzi di questi apparecchi tra normative complicate, in Italia, e meno restrittive in Svizzera

  • 3 gennaio 2017, 07:09
  • 8 giugno 2023, 02:19
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La nuova frontiera del volo senza pilota - di Simone Della Ripa

RSI Info 03.01.2017, 07:00

Supermercati e negozi di giocattoli, nei giorni precedenti il Natale, hanno conosciuto una vera e propria invasione di droni sui loro scaffali. Anche i cieli cominciano ad essere affollati da questi apparecchi che, salvo alcuni casi, non sono certo materiale ludico. O meglio, il loro uso, di macchine di un certo tipo, sta conoscendo una forte espansione nei più svariati campi, impensabili fino a qualche anno fa.

Alcune Università degli Stati Uniti hanno commissionato progetti per la creazione di "droni ambulanza" per i casi di infarto, con tanto di defribillatore incluso ed una telcamera per permettere all'operatore medico di spiegare all'utenza come utilizzare il "salvavita". I droni vengono inoltre utilizzati: in campo ambientale, per monitorare aree a rischio di frane; nel settore tecnico industriale, per controllare per esempio linee di condutture di petrolio, gas o per rilevare perdite di acqua in canalizzazioni di alta montagna difficili da raggiungere. Sono utili per la fotogrammetria, che consente le mappature di territori da parte delle amministrazioni pubbliche civili o militari. Da poco vengono utilizzati anche per operazioni di sorveglianza da parte della polizia. Altri utilizzi riguardano il sociale, come hanno raccontato i rappresentanti dell'Associazione GULLP che ha sede al Museo del Volo di Volandia che riunisce costruttori, tecnici e piloti riconosciuti a livello internazionale. Proprio da questa sede sono partiti due droni, uno per la Nigeria ed uno per il Guatemala, utili per l'ispezione di vaste aree di territorio e per la ricognizione di una estesa area di costruzioni a scopo educativo e sociale.

L'Italia e la Svizzera dei droni: così vicine, così lontane


Una delle prima cose che hanno specificato i membri dell'associazione GULLP che sorge a pochi metri dall'aeroporto di Malpensa, non senza un minimo di "invidia", è proprio la differenza di normative tra Italia e Svizzera. Mentre in oltre confine è davvero complicato far alzare in volo queste macchine - soprattutto se hanno un peso sopra i 300 grammi - da questa parte i codici che regolano il volo sono meno ferrei ma con un importante capitolo che riguarda la sfera privata dei cittadini, messa in pericolo da video riprese "massive".

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Agli italiani piace la normativa Svizzera

RSI Info 03.01.2017, 07:00

Il 12 dicembre scorso è stato proprio l'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) a redigere una cartina interattiva per indicare quali sono le zone interdette al volo, non solo per motivi di privacy ma anche di sicurezza. Lo stesso UFAC ha indicato, a sostegno di quanto sopra, che tale è la mole di informazioni a loro richiesta sul tema che non possono più fornire indicazioni telefoniche, invitando chi avesse domande a scrivere all'indirizzo mail rpas@bazl.admin.ch . Per gli appassionati svizzeri che si volessero recare in qualche città d'arte o posto panoramico in Italia, è bene sapere che senza autorizzazione da parte dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) non si possono far volare i droni, come ha spiegato il pilota, costruttore ed insegnante Gianluca Passarella, senza essere passati da centri di addestramento specifici. Pena, multe davvero pesanti. Infine, pare buffo ma è la realtà: proprio Stabio è la capitale dei campionati italiani di volo coi droni. In Ticino vengono effettuate gare valide per gli europei e i mondiali, cui patecipano concorrenti svizzeri e del resto d'Europa, di una disciplina davvero spettacolare.

Simone Della Ripa

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