La bufera mediatica che sta travolgendo il gruppo Kering, sotto inchiesta in Italia per una presunta evasione fiscale da 2,5 miliardi di euro, "di certo non fa bene alla Svizzera", ma non per questo c'è da aspettarsi una fuga delle aziende della "fashion valley" dal Ticino.
Lo afferma Samuele Vorpe, tributarista della SUPSI, ai microfoni della RSI, spiegando che ad essere decisive, per il tessuto economico locale, saranno invece le strategie che il cantone adotterà in vista del Progetto fiscale 17. Tornando al caso specifico, è difficile prevedere quanto accadrà, ma secondo l'esperto si può dire che il gruppo francese è stato tassato "secondo il diritto interno svizzero".
Intanto, però, sull'operato di Gucci - che conta tre sedi a Stabio, Cadempino e Sant'Antonino - ci sono già due interpellanze a firma MPS e PS per chiedere lumi al Governo. Sotto la lente ci sarebbero anche le residenze in Ticino di circa 20 manager, che secondo le informazioni raccolte dal sito francese mediapart, avrebbero continuato a vivere e lavorare in Italia.
CSI/eb
Kering, la politica si interroga
Il Quotidiano 19.03.2018, 20:00
RG 07.00 del 20.03.2018 - Il servizio di Dario Lanfranconi
RSI Info 20.03.2018, 08:11
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