Serve un giusto equilibrio fra popolazione di cinghiali, da tenere sotto controllo, e sicurezza delle persone che passeggiano nella natura. La migliore soluzione non sembra essere quella della bandita di caccia evocata dal Municipio dopo l'episodio del 14 settembre a Pedrinate, quando un colpo partito dal fucile di un 51enne cacciatore ne aveva ucciso un altro, 50enne della regione. È quanto emerso da un incontro tenutosi martedì fra l'Esecutivo di Chiasso, l'Ufficio caccia e pesca e la Divisione dell'ambiente, presente un rappresentante dei guardiacaccia del Mendrisiotto.
Il cantone sta riflettendo su misure puntuali, agendo per esempio sulle distanze o sulle fasce orarie, misure che verranno rese note nelle prossime settimane. Da migliorare anche l'informazione alla popolazione, invitata in particolare a tenere i cani al guinzaglio.
Il problema della convivenza fra attività venatoria, fauna e svago non riguarda solo la zona teatro dell'incidente fatale di un mese fa, ma tutto il distretto.
Caccia al Penz, no a misure drastiche
Il Quotidiano 09.10.2019, 21:00