"Era un uomo d'altri tempi. Mentre il mondo attorno a lui cambiava, lui riusciva sempre a rimanere fedele a se stesso. Non retrogrado, integro". Sono queste le parole scelte dal figlio del motociclista 68enne di Vacallo che ha perso la vita sabato a causa di una frana sulla Statale 34, tra Cannobio e Cannero, per ricordare il padre.
L'uomo, titolare di una farmacia del paese, è stato travolto da un masso staccatosi dalla parete rocciosa sulla strada a Carmine. "Era un grande appassionato delle due ruote - ricorda ancora il figlio sulle pagine del Corriere del Ticino di lunedì -, non c'era settimana in cui non prendesse la moto e, insieme agli amici, non partisse per qualche viaggio. L'importante per lui era stare in sella".
La strada è stata chiusa e lo rimarrà almeno fino alla fine della settimana per consentire i lavori di sgombero della carreggiata. La Navigazione Lago Maggiore, nel frattempo, ha potenziato le linee per offrire una soluzione alternativa agli oltre 4'000 frontalieri che percorrono quotidianamente la tratta. Sulla Statale 34 poco più di due anni fa si erano già verificate due grosse frane, perciò ora i comuni della zona hanno lanciato un appello unanime: "La strada deve essere messa in sicurezza, perché troppo pericolosa".
CaL