I tagli annunciati da EFG per i prossimi tre anni, tra i 300 e i 450 posti di cui i due terzi in Svizzera, dovranno essere effettuati evitando per quanto possibile i licenziamenti. Questa la richiesta che sarà presentata dal Consiglio di Stato ticinese ai vertici della banca, afferma Christian Vitta, secondo il quale è ora importante capire quanto sarà toccato il Ticino dalla manovra.
L'annuncio rappresenta un duro colpo per gli impiegati della banca e in particolare quelli di BSI, che vedono aumentare l'incertezza sul proprio futuro, secondo l'Associazione svizzera degli impiegati di banca.
Natalia Ferrara, responsabile regionale dell'associazione, sottolinea come l'annuncio crei ulteriore preoccupazione senza chiarire se saranno spostati dei settori e dove e come saranno effettuati i tagli, che auspica potranno essere portati a termine senza licenziamenti.
CSI/sf
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