È stato condannato a quattro anni e sei mesi di carcere il 56enne a processo per aver dilapidato i soldi dei sui clienti al casinò. L’uomo è stato ritenuto colpevole di ripetuta appropriazione indebita, truffa e falsità in documenti.
Ha compiuto malversazioni per 15 milioni di franchi. I fatti risalgono al periodo fra il 2010 e il 2014, quando lavorava come consulente finanziario per la Julius Bär. A lui venivano affidati i fondi di facoltosi italiani: denaro che bruciava letteralmente nelle case da gioco, soprattutto di Lugano e Campione d’Italia.
La difesa aveva da parte sua chiesto una scemata responsabilità di grado medio, data la dipendenza dal gioco d’azzardo da cui è affetto il 56enne. Richiesta respinta dalla Corte delle Assise criminali, presieduta dal giudice Mauro Ermani, che ha tuttavia inflitto una pena inferiore rispetto a quanto richiesto dall’accusa (sei anni e nove mesi) vista la totale collaborazione dell’imputato.
CSI-FC/ludoC
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