I comuni italiani che si trovano lungo il corso del Faloppia devono attivarsi per evitare ulteriori inquinamenti del fiume che scorre attraverso la frontiera.
È questa la rivendicazione di Matteo Muschietti, responsabile del Dicastero ambiente di Coldrerio, che mercoledì ha illustrato le cause della moria di pesci avvenuta nel corso d'acqua durante il mese di luglio. Secondo le analisi il fiume è stato inquinato da un ingente riversamento di candeggina, che sarebbe avvenuto in territorio italiano.
Muschietti si dice pronto a recarsi nei comuni di frontiera per discutere personalmente con i responsabili per cercare una soluzione e scongiurare nuovi casi di inquinamento del Faloppia.
Moria pesci Faloppia, è stato il cloro
Il Quotidiano 07.12.2018, 20:00