Manuele Bertoli, presidente del Governo ticinese, ha ricevuto oggi, lunedì, le oltre 700 firme raccolte in favore di una famiglia di sette persone fuggita dalla Siria. In Ticino da oltre un anno ora rischia di essere espulsa perché le loro impronte digitali sono state registrate in Grecia. Ai due figli maggiorenni è stato intimato l'obbligo di lasciare la Svizzera alla fine del mese. Saranno così separati dai genitori e dagli altri 3 fratelli, la cui domanda è stata per contro congelata.
"Ho visto la petizione che sarà consegnata domani inerente alla famiglia G., storie difficili o molto difficili non dissimili da questa ve ne sono diverse che passano mensilmente dal tavolo del Consiglio di Stato – ha dichiarato Bertoli –. Verificherò quel che è possibile fare e qual è l’orientamento del Governo a tal proposito, la mia posizione personale su questo genere di tragedie credo sia ormai nota".
Il Dipartimento delle istituzioni, da noi contattato, può fare ben poco: "È una decisione amministrativa presa dalla Confederazione, noi siamo solo gli esecutori materiali delle disposizioni che riceviamo".
MABO