Ticino e Grigioni

Festività, “Traffico in aumento del 10% rispetto al 2023”

L’USTRA: “Dati giornalieri medi più alti” - Non ha aiutato il Passo del San Gottardo ancora chiuso

  • 15 maggio, 05:46
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Traffico, estate e preoccupazioni

SEIDISERA 14.05.2024, 18:18

  • Ti Press
Di: SEIDISERA/RSI Info 

Il traffico continua a rappresentare un problema sulle strade ticinesi. Lo è stato anche nella lunghissima domenica di rientro dal ponte dell’Ascensione, che ha inaugurato - con colonne di traffico fino a 20 chilometri sul San Bernardino e fino a due ore di attesa sul San Gottardo -una serie di tre festività che rischiano di diventare ingombranti.

“Abbiamo effettivamente osservato un traffico giornaliero medio più alto rispetto all’anno scorso. Parliamo del 10% in più”. Così Lorenzo Quolantoni, portavoce dell’USTRA, l’ufficio federale delle strade, sul “ponte” che ci siamo appena lasciati alle spalle.

La situazione, a suo dire, non è però da considerarsi straordinaria. Le code sono in linea con l’anno scorso; il meteo si suppone influisca sull’andamento, meno invece, secondo il portavoce, i lavori partiti, ad esempio, in Austria per ammodernare il tunnel autostradale Arlberg; di certo non ha aiutato il passo del San Gottardo ancora chiuso. L’apertura è prevista non prima di fine mese e anche la polizia dice di attenderla con impazienza per voce del tenente Franco D’Andrea, responsabile del Centro di controllo Veicoli pesanti di Giornico. “Al momento che aprirà il passo si aprirà anche la corsia CUPRA e questa dovrebbe smaltire molto il traffico e dovrebbe aiutarci in questi esodi. Purtroppo non aprirà in questa settimana e stiamo cercando di trovare il sistema di non intasare anche tutte le cantonali, mantenendo il traffico in autostrada”.
                

Dopo questo primo ponte che ha tenuto impegnata anche la polizia e in cui l’intasamento si è visto, ci si sta dunque preparando all’imminente weekend della Pentecoste. Dobbiamo aspettarci altri ingorghi simili? “Presumibilmente sì - dice Quolantoni -. Ci saranno ancora altri intasamenti. Alla fine non si può aumentare il traffico tramite le Alpi per legge. La nostra priorità è di avere zero auto ferme nella galleria per ragioni di sicurezza. Perciò abbiamo un semaforo prima della galleria del San Gottardo. Anche questo ha un impatto, ma la sicurezza viene prima di tutto”.                

L’automobile resta il mezzo di trasporto numero uno per chi va in vacanza verso sud. Lo ribadisce il TCS. Eppure le ondate di traffico che si osservano ultimamente hanno sorpreso anche lo stesso TCS. “Quello che abbiamo visto è che non solo abbiamo avuto traffico nei weekend classici prima di Pasqua e dopo Pasqua, ma anche durante dei weekend tra “insospettabili” ed abbastanza corti, dove abbiamo avuto comunque molto traffico”, con il transito anche di molti turisti provenienti da Germania, Olanda o Belgio.

Ma come è andata la situazione per il treno? I 61 convogli in più che sono circolati lungo l’asse del San Gottardo non sembrano essere riusciti a sgravare questo traffico di auto. Si poteva o si potrebbe fare qualcosa in più? “I dati lo dicono chiaramente. Noi abbiamo avuto una buona occupazione dei treni, ma non abbiamo avuto dei treni sovraccarichi - spiega Patrick Walser, portavoce delle FFS -. Non è che abbiamo dovuto lasciare persone sui marciapiedi perché i treni non avevano più capacità. Fondamentalmente chi voleva venire in auto, veniva in auto e anche se avessimo aggiunto 20/30 treni sarebbe cambiato ben poco sulle strade. Quindi l’offerta che abbiamo messo in campo è stata più che sufficiente e siamo sicuri che lo sarà anche per il weekend della Pentecoste con 48 treni supplementari”. Ma i lavori e la chiusura parziale della galleria di base non possono aver scoraggiato in qualche modo i turisti, soprattutto confederati a privilegiare il treno? “Reputiamo che possa aver giocato un piccolo ruolo. Comunque, ribadisco, l’occupazione è stata buona”.
                

E per quanto riguarda misure possibili per migliorare la situazione sulle strade, da parte dell’USTRA, sono allo studio o si continua così? “Quello che si può fare sono misure di gestione del traffico. Il Consiglio federale sta studiando sistemi automatici agli svincoli, ma più che altro per limitare l’impatto degli spostamenti di traffico sulla rete cantonale. Noi invitiamo gli automobilisti ad aver pazienza o partire più presto o più tardi la sera, ma proprio per evitare i picchi di traffico. Come detto, noi proviamo con misure di gestione del traffico a fluidificare come si può. Ma la situazione è quella che è”.
                

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