L'istituto Fogazzaro è sotto osservazione per la vicenda, segnalata da Falò, dei diplomi facili conseguiti a Pomigliano d'Arco, comune della città metropolitana di Napoli. L'istituto intanto ha sospeso le lezioni per i maturandi, come richiesto dal cantone. Nel frattempo la magistratura valuta se aprire un'inchiesta.
Fra i ragazzi bocche cucite. Il liceo invece si è limitato a confermare l'intenzione di ricorrere contro l'istanza del dipartimento. Un ricorso che, di fatto, ha pure un effetto sospensivo.
Sono 58 gli studenti iscritti alla maturità: ben 54 di loro la conseguirebbero a Pomigliano D'Arco. A giorni potrebbero tornare al loro percorso formativo, a meno che le verifiche condotte dalla magistratura italiana sulle modalità con le quali avverrebbero gli esami, non portino a cambiamenti. Per il presente ma anche per chi, in passato, ha conseguito la maturità in Campania. Alla SUPSI sarebbero una dozzina.
"Noi abbiamo appurato che abbiamo circa 3-4 studenti ogni anno che si iscrivono alla SUPSI, quindi 3-4 matricole sulle mille complessive nella nostra università professionale", spiega Franco Gervasoni, direttore SUPSI. I risultati di questi studenti non sono statisticamente rilevanti perché sono troppo pochi. Ne abbiamo di buoni e ne abbiamo anche - come per tutte le altre origini dei nostri studenti - altri che non ce la fanno".
All'USI invece sono 26 gli iscritti provenienti dall'istituto Fogazzaro, la maggior parte dei quali con maturità conseguita a Pomigliano.
"Noi non dobbiamo verificare da dove vengono, quindi il fatto che vengano dall'Istituto Fogazzaro o meno non ha nessuna importanza", sottolinea Albino Zgraggen, segretario generale USI. "Quello che importa è il titolo di studio che presentano. Questi futuri studenti presentano una maturità italiana, riconosciuta dal ministero per l'istruzione, l'università è la ricerca".
In base all'articolo 253 del codice penale svizzero il conseguimento fraudolento di una falsa attestazione e il suo uso potrebbero avere conseguenze pecuniarie ma anche detentive. La questione dipenderebbe, però, dal ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca italiano, che dovrebbe decidere se riconoscere o meno la validità di queste maturità.
Quot/M. Ang.