Come ventilato da più parti, la fine del cambio fisso tra franco ed euro sta creando non pochi disagi alle aziende attive in Ticino. La Mes di Stabio e la Plastar di Muzzano, ad esempio, hanno deciso di rivedere al ribasso le condizioni contrattuali dei propri dipendenti.
La prima società, che occupa 500 persone e che produce componenti per l'industria degli elettrodomestici e delle automobili, intende rivedere le indennità di turno, abolire la quinta settimana di vacanza per chi ha più di 50 anni e abbassare i salari del 17,5%. Poco più di un anno fa, aveva disdetto il contratto collettivo e tolto la tredicesima.
Taglio del 15% per i frontalieri e del 5% per i residenti
Scenario simile pure alla Plastar, filiale del gruppo Fabbri, dove si prospetta la riduzione delle buste paga del 15% per i frontalieri e del 5% per i residenti, secondo quanto comunicato dal sindacato OCST.
In sindacato informa che la direzione, venerdì scorso, aveva comunicato alla commissione del personale che la situazione era critica, e martedì gli impiegati sono stati informati che l’unica alternativa alla chiusura sarebbe stata una riduzione di stipendio. Non è stato possibile raggiungere la direzione dell’azienda per un commento alla notizia.
Sf/bin
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