Il fuoco batterico preoccupa le autorità ticinesi, che non sono mai state confrontate con tanti casi. Le segnalazioni, cinque volte più numerose che negli anni passati, sono per il momento circoscritte al Bellinzonese (Gudo, Sementina e Carasso in particolare), ma il servizio fitosanitario tiene alta la guardia.
La malattia è innocua per l'uomo, ma uccide le piante da frutta, meli e peri. Se i frutteti da reddito dovessero essere raggiunti dall'epidemia, il danno economico potrebbe essere rilevante: si rischia di perdere tutto. La strategia di intervento a livello federale prevede prima di tutto una potatura di risanamento. Le parti malate vanno bruciate possibilmente sul posto con il supporto di specialisti. Fai da te e compostaggio sono da evitare per l'elevato rischio di contaminazione. Quando non basta, la pianta va eliminata.
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