Il Tribunale federale in deliberazione pubblica (caso raro) ha dato ragione con 3 voti contro 2 a Giorgio Ghiringhelli nella vertenza che lo vedeva opposto alla Helsana. Il Guastafeste, dopo il decesso della madre alla metà di giugno del 2014, aveva chiesto alla cassa malati -in qualità di erede- il rimborso pro rata del premio pagato in anticipo per l'intero mese. Il rischio di malattia cessa con il decesso, motivava Ghiringhelli, rappresentato dalla legale Sabrina Aldi.
L'assicuratore aveva rifiutato e la giustizia cantonale aveva confermato questa decisione, ora sovvertita dalla corte di Lucerna che ha contraddetto la posizione assunta in un altro caso del 2006.
Le cause aperte da Ghiringhelli in realtà erano due, una per l'assicurazione obbligatoria (quella oggetto della sentenza odierna) e una per la copertura complementare. In questo secondo caso, Helsana aveva però già riconosciuto la fondatezza della pretesa ed effettuato il rimborso. Il braccio di ferro appena concluso verteva su soli 235 franchi, ma ha potenziali ripercussioni milionarie per le casse, visto che i decessi di affiliati sono decine di migliaia ogni anno.
pon
Dal Quotidiano:
Casse malati, eredi rimborsati
Il Quotidiano 03.12.2015, 20:00
CSI 18.00 del 3.12.2015 - La voce di Giorgio Ghiringhelli
RSI Info 03.12.2015, 18:57
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