"Condanniamo senza riserve le banche che non rispettano le regole". È il commento dell'Associazione svizzera dei banchieri alla bufera che ha travolto martedì la Banca della Svizzera Italiana (BSI). Daniela Flückiger, portavoce di Swissbanking, ai microfoni della RSI è stata chiara: la FINMA ha fatto bene a intervenire, anche in modo drastico, per sanzionare l’istituto per aver chiuso un occhio su diverse transazioni sospette.
Quando una banca viola la legge, precisa Flückiger, ad essere danneggiata è tutta la piazza finanziaria elvetica. Il fatto che l’autorità di vigilanza abbia emesso delle sanzioni è la dimostrazione che le autorità svizzere non stanno a guardare senza fare nulla. Questo potrebbe aiutare a limitare il danno d’immagine di tutto il sistema bancario del paese.
Conseguenze nel settore parabancario
"Molti soci hanno espresso la loro preoccupazione, era una notizia che non ci aspettavamo", ha commentato invece l’avvocato Roberta Poretti, responsabile del’Ufficio ticinese dell’Associazione svizzera dei gestori di patrimoni, molti dei quali lavorano con conti aperti alla BSI.
"Non sappiamo se i clienti decideranno di lasciare la banca", spiega, ricordando però che, con l'annunciato acquisto dell'istituto da parte di EFG, erano già al corrente che ci sarebbe stato un cambiamento radicale.
"Al momento non ci sono comunque indizi che, nell'ambito dell'inchiesta penale, verranno coinvolti intermediari finanziari", precisa Poretti.
RG/ZZ