Ticino e Grigioni

Governo: "Respingere No Billag"

Secondo il Consiglio di Stato ticinese l'iniziativa "penalizza fortemente le regioni periferiche e le minoranze linguistiche"

  • 6 febbraio 2018, 12:55
  • Oggi, 02:39
I ministri Bertoli e Vitta

I ministri Bertoli e Vitta

  • rsi

Bellinzona ribadisce il suo "no" alla "No Billag", iniziativa che se accettata il prossimo 4 di marzo comporterebbe la chiusura della SSR e della RSI.

Il Governo ticinese ha presentato martedì le sue ragioni nel corso di una conferenza stampa, invitando i ticinesi a "respingere" una proposta che "penalizzerebbe fortemente le regioni periferiche e le minoranze linguistiche", segnando "il passaggio definitivo da una logica di servizio pubblico a una commerciale".

"Di solito il Governo cantonale non si esprime sui temi in votazione a livello federale", ha precisato il direttore del DECS Manuele Bertoli. "Ma stavolta - ha aggiunto - il nostro cantone sarebbe pesantemente toccato. In particolare quale minoranza linguistica".

"Da parte mia vorrei invece mettere in evidenza l'indotto che la RSI crea sul territorio, con un valore aggiunto di circa 213 milioni di franchi all’anno per l’economia della Svizzera italiana. Ed il fatto che il Ticino, nella ripartizione del canone, ne esce con un forte beneficio: 22% delle risorse, a fronte di appena il 4% della popolazione", ha dichiarato il direttore del DFE Christian Vitta.

joe.p.

Correlati

Ti potrebbe interessare