Il tasso di occupazione di chi è ammesso provvisoriamente in Svizzera non arriva al 30%, ma nei Grigioni è mediamente di dieci punti superiore: è uno dei segnali dell'efficacia del programma cantonale di integrazione, di cui Coira ha tracciato oggi (martedì) un primo bilancio dopo due anni. Nel 2015 sono stati 1'886 giunte nei Grigioni per lavorare da paesi UE/AELS o terzi, 778 quelle che hanno potuto approfittare di un ricongiungimento famigliare e 315 i richiedenti l'asilo beneficiari di una decisione positiva.
Il progetto si rivolge a tutti loro e mette l'accento in particolare sulla conoscenza della lingua e della cultura locali, così da favorire l'ingresso nel mondo del lavoro. I richiedenti l'asilo possono già lavorare dopo tre mesi, accumulando esperienza utile, e chi li assume può pagare per un periodo limitato anche un salario inferiore al minimo previsto a condizione di offrire una formazione professionale parallelamente a quella linguistica.
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