Un agente ticinese delle Guardie di confine era stato licenziato per "motivi gravi" e pochi mesi fa, come riferisce giovedì il Corriere del Ticino, il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha respinto il ricorso inoltrato dall'uomo. I fatti risalgono al 4 marzo 2016, quando i rumori notturni causati da due ubriachi davanti all'abitazione dell'agente, avevano indotto l'uomo ad imbracciare un fucile a pompa e, forse, ad alzare le mani. Il Comando della Regione IV aveva così disposto il suo licenziamento; decisione supportata anche da quelle che erano state definite "carenze comportamentali" riscontrate sul posto di lavoro.
Quella notte uno dei due litiganti aveva riportato ferite "di varia natura" ed era finito in ospedale. La polizia cantonale aveva poi denunciato il dipendente pubblico per aggressione, lesioni semplici, vie di fatto e minaccia.
La sanzione amministrativa è stata ora confermata, appunto, dal TAF.
CaL