Tre giorni di festa a Castel San Pietro con concerti, messe e visite guidate per celebrare i 675 anni della chiesa rossa celebre monumento dell'arte gotica consacrata dal vescovo di Como Bonifacio da Modena nel 1343 e dipinta di quel colore nel XVI secolo. La chiesetta, restaurata all'inizio di questo secolo e conosciuta per i suoi affreschi del '300 sulle pareti interne, era stata eretta al di fuori dalle mura del castello, che risale al 1171 e del quale restano ad oggi solo poche rovine.
Rischiò di scomparire all'epoca della costruzione delle autostrade ticinesi: la cementeria all'inizio della valle scavò per anni sotto la collina e l'edificio religioso avrebbe dovuto essere distrutto. Non fu così per l'intervento di alcune famiglie di Castel San Pietro. I lavori vennero interrotti.
Nella storia la chiesa rossa è nota anche per un fatto di sangue avvenuto nella notte di Natale del 1390. L'influente famiglia Rusca era riunita per la celebrazione quando la porta venne sfondata e un drappello di uomini uccise senza pietà uomini, donne, bambini e il parroco. Dietro l'eccidio si nascondeva la mano dei Busioni di Mendrisio, guelfi e quindi feroci oppositori delle vittime, ghibelline. Fu il culmine di una faida nata per l'amore, malgrado la rivalità, di Vizzardo Rusca per Lavinia Busioni.
CSI/pon
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