Il sindacato svizzero degli impiegati di banca - riunito al LAC di Lugano - ha deciso oggi, venerdì, un cambio di rotta: invece di rincorrere i problemi si vuole aumentare la tutela di chi lavora nel settore puntando sulla formazione continua.
"L'obiettivo non è solo quello di affrontare le crisi, come le ristrutturazioni e i licenziamenti di massa, ma anche preparare il futuro del personale, affinché tutti possano avere un impiego nel settore finanziario o in un altro ambito", ha spiegato ai microfoni della RSI la codirettrice dell'associazione svizzera di categoria, Natalia Ferrara.
In vista del rinnovo del contratti collettivi si vogliono risolvere le criticità emerse durante la pandemia: "il lavoro flessibile e il cosiddetto lavoro agile preoccupano", afferma Ferrara, perché da un sondaggio interno emerge che la maggior parte "lavora di più quando non è in ufficio" e a casa "si sente isolata". Al CCL sottostanno attualmente una cinquantina di istituti per un totale di 80'000 impiegati in Svizzera.
Nuove linee guida per l'Associazione impiegati di banca
Il Quotidiano 10.09.2021, 21:00