Gli Uffici fallimenti del Ticino sono sul chi vive. Il fenomeno delle società che nascono e muoiono nel giro di breve lasciando una voragine di debiti è in aumento. E spesso dietro la pratica delle bancarotte pilotate vi sono uomini di paglia, persone (spesso nullatenenti) che prestano il loro nome per permettere a chi tira i fili di intascare i proventi del malaffare senza correre rischi.
La fenomeno, spiega alla RSI il responsabile degli Uffici del Sopraceneri Patrick Bianco, tocca soprattutto le società a garanzia limitata. L’investimento per crearle è minimo, ma il danno può essere massimo. Come, per esempio, avvenuto di recente a Riazzino dove un 38enne italiano, denunciato dall’OCST alla procura, nel giro di due anni ha fondato cinque società. Creature che sono andate gambe all’aria lasciando sul lastrico fornitori e dipendenti.
La lotta al fenomeno richiede notevoli sforzi agli Uffici fallimenti chiamati a vigilare per evitare il diffondersi di pratiche truffaldine. L’aumento dell’attenzione ha portato a un parallelo aumento dei casi sospetti portati all’attenzione della magistratura sia parte dei funzioni pubblici sia dei creditori.
Diem/CSI