Il termine per l’abbattimento di due lupi del branco di Calanda è scaduto giovedì a mezzanotte. I guardiacaccia non hanno sparato nemmeno un colpo, in particolare a causa dell’inverno particolarmente caldo e povero di precipitazioni nevose, che ha fatto rimanere i cervi – e di conseguenza i lupi che li seguono - in alta montagna, lontano dai centri abitati.
Gli otto animali del branco, ha indicato Georg Brosi, ispettore della caccia del Canton Grigioni, si sono comportati diversamente quest’anno rispetto a quelli precedenti: gli incontri con gli esseri umani sono stati rarissimi e non sono stati rilevati problemi particolari.
L’autorizzazione era stata emessa nel mese di dicembre, con numerose condizioni: i due animali non dovevano essere uccisi contemporaneamente, ma in momenti diversi e in presenza del branco. Questo doveva succedere in prossimità degli agglomerati e durante le ore di attività umana. Inoltre, il comportamento del branco dopo lo sparo doveva essere osservato e documentato.
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